“Il
nostro compito non è creare artisti o curatori, ma formare adulti capaci di
ascoltare, capire ed apprezzare le forme di espressione che li circondano. La
mia speranza è che i miei studenti continuino per tutta la loro vita a capire
la bellezza che li circonda.”
Mark
Rothko
Il ruolo
del teatro e dell’arte nel curricolo scolastico (dalla scuola dell’infanzia
alla scuola secondaria) viene spesso sottovalutato. Eppure, l’arte non è una
materia opzionale, ma uno dei pilastri educativi per riuscire a formare gli
adulti di domani. La formazione classica dedicava un ampio spazio all’arte: dal
canto alla musica, dal teatro alla tragedia. Nell’Antica Grecia, il teatro era
un fenomeno culturale di primo piano. Oggi il teatro è stato soppiantato da tv
e videogiochi per quanto riguarda il tempo libero e nella scuola tradizionale
fatica a trovare un posto stabile.
La scuola dovrebbe assumere un ruolo nella
salvaguardia dell’arte teatrale, attraverso laboratori
condotti da professionisti. A differenza dell’educazione motoria, che ha visto
recentemente una riforma significativa, per quanto riguarda le esperienze di
laboratorio teatrale, si è registrato un passo indietro. Come si legge su
Orizzonte Scuola, “il recente accordo firmato tra il MIUR e la FITA, che prevede il
coinvolgimento di operatori non professionisti nei progetti di pedagogia
teatrale avviati nelle scuole e che smentisce parte di quanto invece previsto
all’interno del Decreto legislativo n° 60 del 13 aprile 2017 ovvero il
coinvolgimento di operatori professionali accreditati“.
"Il teatro è poesia che esce da un libro per
farsi umana."
Federico Garcia Lorca
Federico Garcia Lorca
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