Monday, 3 June 2024

ALLA SCOPERTA DEL PARCO DEI MONTI SIMBRUINI


Il Parco Regionale dei Monti Simbruini è delimitato a ovest e nord-ovest dalla Valle dell'Aniene, a sud-ovest da quella del Sacco, a est dal confine abruzzese (monti Simbruini d'Abruzzo e monti Carseolani), a sud-est dai monti Ernici. Si estende su circa 30.000 ettari e per la sua vastità rappresenta la più grande area protetta del Lazio.

È una tipica area protetta della montagna appenninica, cime che raggiungono i duemila metri, estese faggete, ampi pianori carsici, acque sorgive ("sub imbribus", sotto le pioggie), caratterizzata al suo interno da piccoli centri abitati - i sette comuni del Parco - ricchi di testimonianze storico-artistiche a volte millenarie. 

La finalità del Progetto è quella di motivare gli studenti alla scoperta del territorio di appartenenza e di educare alla cittadinanza attiva, sviluppando un senso critico per comprendere le relazioni con l’ambiente e la consapevolezza di comportamenti responsabili nei confronti del patrimonio ambientale, garantendone il futuro. I percorsi esplorano i temi della sostenibilità ambientale, della natura e della storia locale, e conducono gli studenti alla scoperta del Parco dei Monti Simbruini attraverso escursioni sul territorio.


Sunday, 2 June 2024

PROGETTO DI INCLUSIONE - 1^C LINGUISTICO

 

Alla  scoperta del Sacro Speco

Il 2 maggio noi ragazzi del 1^C  Linguistico abbiamo visitato il Monastero di San Benedetto, accompagnati dalle professoresse Raffaella Tiberi e Fenicia Rocco. 

Nonostante la pioggia, intrepidi come degli scout, siamo partiti alle 9:40 da scuola. Ci siamo immersi nella natura attraversando le scorciatoie piene di fango e ciottoli, rischiando spesso di scivolare ... senza però nessun ferito effettivo! 

Finalmente alle 10:30 siamo arrivati al monastero sani e salvi. Prima di entrare abbiamo dovuto attendere circa una mezz’oretta fuori ... la mezz’ora più lunga della nostra vita! Stanchi morti, quando credevamo di non  poter più entrare,  alle 11:00 ci hanno chiamato e ci siamo addentrati nell'ammirabile  Sacro Speco. 

Ci ha accolto una vista da favola, meravigliosi affreschi sulle pareti in  una esplosione di colori, e la luce fioca che traspariva dalle finestre evidenziava ancor di più la bellezza di quel luogo santo. 

Abbiamo avuto il piacere di ascoltare la guida che ci ha accompagnato all’interno del monastero illustrandoci gli affreschi e raccontandoci  la vita di San Benedetto

Uno degli affreschi che ci ha colpito maggiormente è stato quello del pane avvelenato, o meglio “San Benedetto riceve il pane avvelenato inviatogli dal prete Fiorenzo” realizzato nel XIII secolo da Magister Conxolus, un artista di origine romana di cui si hanno scarse notizie

La nostra indimenticabile avventura si è conclusa alle 12:30 quando i nostri genitori sono venuti a prenderci in macchina a causa della pioggia battente.  



Thursday, 25 April 2024

 

“I ragazzi delle scuole imparano chi fu Muzio Scevola o Orazio Coclite, ma non sanno chi furono i fratelli Cervi. Non sanno chi fu quel giovanetto della Lunigiana che, crocifisso ad una pianta perché non voleva rivelare i nomi dei compagni, rispose: «Li conoscerete quando verranno a vendicarmi», e altro non disse.
Non sanno chi fu quel vecchio contadino che, vedendo dal suo campo i tedeschi che si preparavano a fucilare un gruppo di giovani partigiani trovati nascosti in un fienile, lasciò la sua vanga tra le zolle e si fece avanti dicendo: «Sono io che li ho nascosti (e non era vero), fucilate me che sono vecchio e lasciate la vita a questi ragazzi». Non sanno come si chiama colui che, imprigionato, temendo di non resistere alle torture, si tagliò con una lametta da rasoio le corde vocali per non parlare. E non parlò. Non sanno come si chiama quell’adolescente che, condannato alla fucilazione, si rivolse all’improvviso verso uno dei soldati tedeschi che stavano per fucilarlo, lo baciò sorridente dicendogli: «Muoio anche per te… viva la Germania libera!».
Tutto questo i ragazzi non lo sanno: o forse imparano, su ignobili testi di storia messi in giro da vecchi arnesi tornati in cattedra, esaltazione del fascismo ed oltraggi alla Resistenza”.
Buon 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei

Tuesday, 23 April 2024